Nei miei ricordi di bambina c’è fissa l’immagine di mia madre che mi regala una bambola di stoffa: io rimango così contenta che ne divento inseparabile. Anche a distanza di tempo quel regalo ha spesso continuato ad affiorare nella mia mente.
Diversi anni fa su un quotidiano locale lessi la notizia che a Casarano, un piccolo paese della mia provincia, era stato bandito un concorso per presepi in miniatura. Fu così che ebbi l’idea di realizzare un presepio interamente con la corda: in esso figuravano la Natività nella grotta e altri personaggi.
Il presepe si classificò al primo posto ed io fui premiata con una medaglia d’oro (vedi foto in fondo alla pagina).
Io rimasi tanto stupefatta e contenta che si accese in me la voglia di continuare a realizzare altri presepi, personaggi e oggettistica varia sfruttando materiale povero, come rafia e corda; con un pizzico di ambizione il mio sogno, da diversi anni chiuso in un cassetto, si stava realizzando.
Tra l’altro, con lo stesso presepe di corda partecipai ad un’altra gara nella vicina Parabita; anche in quell’occasione, arrivai al primo posto fra venticinque altre proposte.
Da quattro anni, inoltre, faccio parte dei personaggi del presepe vivente di Tricase, uno dei più grandi d’Italia, dove i miei lavori vengono ammirati da tutti i visitatori e tra questi cito con piacere il regista Edoardo Winspeare.
Forte di queste esperienze, continuo a mettere in opera il mio estro creativo anche con un pizzico di ambizione, per cui realizzo, durante il mio tempo libero, tutto ciò che mi viene in mente, rimanendo fedele ai materiali poveri, ma utilizzando anche lana, fili di ferro, con i quali realizzo la struttura di base e una pasta malleabile per la testa e gli arti.
La peculiarità dei miei lavori consiste nella loro unicità dovuta alla mia inventiva e alla passione che trasmetto durante la loro realizzazione e credo che le mie creazioni, pur se realizzate con materiale povero, sono espressione di quel sentimento che mi è di sprone per realizzare la mia vena artistica che sento dentro di me.
Celerina Metafune
Diversi anni fa su un quotidiano locale lessi la notizia che a Casarano, un piccolo paese della mia provincia, era stato bandito un concorso per presepi in miniatura. Fu così che ebbi l’idea di realizzare un presepio interamente con la corda: in esso figuravano la Natività nella grotta e altri personaggi.
Il presepe si classificò al primo posto ed io fui premiata con una medaglia d’oro (vedi foto in fondo alla pagina).
Io rimasi tanto stupefatta e contenta che si accese in me la voglia di continuare a realizzare altri presepi, personaggi e oggettistica varia sfruttando materiale povero, come rafia e corda; con un pizzico di ambizione il mio sogno, da diversi anni chiuso in un cassetto, si stava realizzando.
Tra l’altro, con lo stesso presepe di corda partecipai ad un’altra gara nella vicina Parabita; anche in quell’occasione, arrivai al primo posto fra venticinque altre proposte.
Da quattro anni, inoltre, faccio parte dei personaggi del presepe vivente di Tricase, uno dei più grandi d’Italia, dove i miei lavori vengono ammirati da tutti i visitatori e tra questi cito con piacere il regista Edoardo Winspeare.
Forte di queste esperienze, continuo a mettere in opera il mio estro creativo anche con un pizzico di ambizione, per cui realizzo, durante il mio tempo libero, tutto ciò che mi viene in mente, rimanendo fedele ai materiali poveri, ma utilizzando anche lana, fili di ferro, con i quali realizzo la struttura di base e una pasta malleabile per la testa e gli arti.
La peculiarità dei miei lavori consiste nella loro unicità dovuta alla mia inventiva e alla passione che trasmetto durante la loro realizzazione e credo che le mie creazioni, pur se realizzate con materiale povero, sono espressione di quel sentimento che mi è di sprone per realizzare la mia vena artistica che sento dentro di me.
Celerina Metafune